Nel caso di pazienti che si devono sottoporre ad addominoplastica, in esiti di più gravidanze e magari tagli da appendicectomia, la pelle spesso è smagliata soprattutto subito sopra l’ombelico. Nel video abbiamo indicato la cute da rimuovere con l’addominoplastica.
Noterete che il punto disegnato a “L” dopo l’intervento è possibile che non riuscirà ad arrivare al punto “L1” a livello del pube. Per quale motivo? Perché mentre una pelle normale che viene stirata riuscirà ad allungarsi parecchio, la pelle smagliata quando la pinziamo e la stiriamo non è più elastica, quindi non si lascerà allungare abbastanza. Cioè non è una pelle che dopo l’intervento ci consentirà di raggiungere queste lunghe distanze.
In queste pance dove ci sono tante smagliature e il percorso da fare è molto ampio, effettuiamo una tecnica modificata dove togliamo meno pelle (quindi cicatrice più corta) e il buchino dove stava posizionato prima l’ombelico lo andiamo a richiudere su sé stesso, pochi centimetri sopra la cicatrice orizzontale. Noteremo quindi a fine intervento un’altra piccolissima cicatrice: orizzontale o verticale.
Vantaggi: addome piatto e tirato senza rischi di necrosi cutanee o risalite della cicatrice orizzontale, peraltro un po’ più corta.
Svantaggi: cicatrice aggiuntiva di pochissimi cm posizionata tra l’ombelico e quella orizzontale.