Ginecomastia: tratto dalla docu-fiction del mio libro

Presenza di ghiandola mammaria in eccesso dietro al capezzolo maschile. Questa condizione, che a volte è secondaria a squilibri ormonali, più spesso è primaria, ovvero senza alterazioni dei parametri di laboratorio. Quasi mai crea dolore, tuttavia è spesso causa di disagio psicofisico che non possiamo capire se non abbiamo la ginecomastia.

Scopo del video, tratto da una storia vera, è far capire a chi non ha questo problema, cosa vivono ogni giorno i pazienti e come la soluzione sia piuttosto semplice.

 

Dopo molti anni di indecisioni e sofferenze che hanno profondamente segnato la mia adolescenza e il mio carattere, ho trovato Lei dottore, che ha fatto il massimo per rendermi soddisfatto, sempre col sorriso al volto. So di non essere un paziente facile, forse il paziente che nessun medico vorrèbbe avere, esigente e incontentabile, e lei mi ha fatto rinascere. Odiavo quel capezzolo che non sentivo mio, non si addiceva al mio corpo atletico.

 

Erano 20 anni che convivevo con la mia condizione di grande disagio che nessuno, se non lei, poteva capire. Un anno fa, arrivato al punto di essere economicamente indipendente dai miei genitori, ho deciso di prendere in mano la situazione e darci un taglio. Anzi, un taglio ce lo ha dato lei Doc! Per 20 anni ho vissuto male quella situazione, e quando arrivava maggio e quindi l’anteprima del caldo, già andavo in ansia perché sapevo che in quei mesi che si sarebbero susseguiti avrei dovuto rinunciare a tantissime cose come le feste in piscina, i pomeriggi in maglietta con gli amici, vacanze al mare…, e soprattutto sentirmi bene con me stesso.

 

Un periodo ero addirittura arrivato inconsciamente ad autoconvincermi che odiassi il mare, perché ogni volta che le persone mi chiedevano come ero bianco di carnagione, il continuo giustificarmi e dar spiegazioni mi esasperava. Nei mesi di luglio ed agosto, uscivo solo la sera al tramonto, raggiungendo l’apice della depressione ed a volte avevo come la sensazione di soffocare a causa di quel peso.

Sono nato nell’Ottobre del 1996, così almeno è segnato nella mia carta di identità, ma per me, la vera data di nascita, è il 10 Settembre 2020: sono nato per la seconda volta, ma nella stessa vita, vita fatta di sogni e progetti che fino a qualche anno fa non avevo la voglia di intraprendere, perché la mia anima era in un corpo non suo completamente.

 

Ma oggi. Oggi sono un uomo libero, che ama sé stesso, ama la vita. Non ci crederà ma mi sono laureato, credo di aver trovato la mia anima gemella e ora noto che gli amici mi stimano per quello che sono. Grazie per aver realizzato il mio sogno.”