Bozza dopo riparazione di DIASTASI Addominale

Spendiamo due parole per capire come ripariamo la diastasi dei muscoli retti addominali in seguito a gravidanza.

Quando la paziente contrae i muscoli, questi si avvicinano, e spunta la cosiddetta “Pinna” mediana. In sala operatoria se facciamo pressione sull’addome, si evidenzia il corrispondente interno della “Pinna” che era visibile all’esterno, e che andremo a ridurre attraverso suture non riassorbibili. Dopo aver chiuso la diastasi, notiamo ancora una protrusione della debole parete muscolare a livello epigastrico. La cosiddetta “Floppy Wall”. Andiamo quindi a rafforzarla.

Nonostante le nostre suture abbiano reso compatta la parte alta della parete addominale, notiamo ancora un aspetto piuttosto convesso della zona centrale. Facciamo pertanto due suture a corsetto para-mediane. A fine riparazione verifichiamo la tenuta di parete, ricreando anche le tipiche conformazioni convesse della scacchiera addominale. Sarà poi la paziente, con l’esercizio fisico e la fisioterapia nel corso dei mesi e degli anni successivi, a rendere visibili gli addominali attraverso la pelle.

Dopo sei mesi dall’intervento, valutiamo la consistenza della parete addominale: invitiamo quindi la paziente a sollevarsi. Constatiamo l’assenza dell’ernia ombelicale, palpiamo le convessità dei due muscoli addominali, apprezziamo la sutura continua dei muscoli retti, lungo la linea alba.

A questo punto, facciamo contrarre nuovamente gli addominali alla paziente, invitandola a sollevarsi.  Si appalesa una lieve tumefazione sottocutanea. Alcuni pazienti si spaventano credendo che sia ancora diastasi. La risposta è no. È il tessuto adiposo!

Specie nei primi mesi infatti, quando la paziente contrae la pancia e accorcia i muscoli retti, i loro ventri tendono ad avvicinarsi ulteriormente e il piccolo strato di grasso sottocutaneo, non potendo più sprofondare verso l’interno della pancia, perché abbiamo creato un piano fasciale ben solido, emerge verso l’alto. Proprio come fanno due placche tettoniche quando si scontrano e così emergono le montagne nel punto di contatto.

Tranquille! Basta premerci con un dito, per verificare che è tutto ben chiuso.