Lifting Del Sopracciglio Temporale e Frontale

L’ intervento di lifting temporo-frontale viene eseguito per correggere gli effetti del rilassamento e dell’ atrofia della cute e dei tessuti sottostanti della fronte e della regione laterale corrispondente alle tempie e alla zona delle rughe perioculari.

Le cause di queste alterazioni sono da ricercare nella forza di gravità, danni solari, affaticamento, abitudini di vita e predisposizione familiare.

L’ intervento, eseguibile anche per via endoscopica, solleva e riposiziona le fasce muscolari, il grasso e la pelle della parte superiore del viso, consentendo l’ eliminazione o almeno l’ attenuazione delle rughe e dei solchi della fronte e della gabella, permettendo di innalzare la parte laterale del sopracciglio e di distendere la pelle delle tempie e della parte laterale degli occhi.

Tale procedura conferisce uno sguardo più aperto e luminoso e consente di attenuare le “zampe di gallina”. Si può così dare un aspetto più giovane e meno affaticato al viso.

Ci sono molti modi in cui un lifting della fronte può essere eseguito e il Dr. Grassetti valuterà con voi quale procedura sia la più appropriata, anche tenendo conto della vostra linea del capillizio.

L’ effetto di ringiovanimento del voto ottenibile con il lifting del sopracciglio è potenziabile associandolo ad un intervento di blefaroplastica.

Approfondimenti:

Le principali indicazioni per un lifting del sopracciglio sono: ptosi della fronte, ptosi delle sopracciglia, particolare pienezza della porzione laterale della palpebra superiore.

Come effetto secondario si otterrà altresì la distensione parziale delle rughe frontali e glabellari.

Rapresenta inoltre la procedura di scelta per per ridare freschezza e luminosità agli occhi, a differenza della blefaroplastica come invece sovente si crede e alla quale, invece, può essere associato.

L’ intervento va evitato nelle donne in gravidanza e durante il periodo mestruale.

Prima dell’operazione dovranno essere segnalate accuratamente le eventuali terapia farmacologiche in atto.

Due settimane prima andrà sospesa l’ assunzione di medicinali contenenti acido acetilsalicilico (Aspirina, Vivin C, Ascriptin, Bufferin, Alka-Seltzer, Cemirit, ecc.).

Almeno un mese prima è consigliato sospendere il fumo, il quale è scientificamente provato ridurre l’ afflusso di sangue alla pelle e interferire col processo di guarigione delle ferite.

L’incidenza di complicanze è dieci volte maggiore nei pazienti fumatori.

Il giorno prima dell’ intervento deve essere fatto un accurato lavaggio dei capelli, asportato lo smalto dalle unghie di mani e piedi e i cosmetici dal viso.

Bisogna essere digiuni dai solidi da almeno 8 ore prima dell’ intervento.

L’ operazione, che dura dalle 2 alle 3 ore, può essere eseguita in anestesia generale oppure in anestesia locale con sedazione.

Il colloquio con l’anestesista vi fornirà tutte le opportune informazioni.

In un Lifting del Sopracciglio coronale, viene fatta un’ incisione in tutta la parte superiore del cuoio capelluto e nascosto dai capelli, in un piano areolare tra la galea aponeurotica e il pericranio.

Il chirurgo rimuove la pelle in eccesso, accorcia i muscoli che causano le rughe e solleva le sopracciglia.

In una tecnica diversa, Il Lifting Endoscopico, il chirurgo può utilizzare un endoscopio come quello per laparoscopia, accedendo in un piano sottoperiosteo e sopra la fascia temporale profonda.

Vengono praticati tagli molto piccoli in zone diverse nascoste del cuoio capelluto per introdurvi l’ endoscopio e così ridurre i muscoli che causano le rughe.

La stabilizzazione nella nuova posizione è ottenuta mediante fissazione dei tessuti ai tessuti profondi (scheletro, periostio e fasce muscolari) mediante fili non riassorbibili, o speciali dispositivi.

Questo tipo di Lifting Frontale ha il vantaggio di creare cicatrici minime, sebbene possano essere fatti un minor numero di cambiamenti.

Si tratta di un intervento complesso e non completamente standardizzabile, bensì personalizzato sulla base delle caratteristiche individuali.

Soggiornerete in reparto per una o due notti.

Per alcuni giorni dovrete mantenere alcune bende attorno la fronte. Il dolore è ben controllabile con i comuni blandi analgesici, evitando quelli contenenti acido acetilsalicilico che potrebbero provocare sanguinamento.

In realtà il dolore consiste spesso nella sensazione di tensione, connaturata a questo tipo di intervento, alla quale ci si abitua progressivamente fino a non avvertirla più.

Nei primi tre giorni dopo l’ intervento è bene soggiornare in ambienti freschi e mantenere il capo sollevato da due cuscini durante il riposo a letto per limitare il gonfiore.

Impacchi freddi sul volto possono aiutare a restituire una sensazione di refrigerio e a ridurre il dolore e il gonfiore.

La rimozione della medicazione e dei primi punti di suture avviene di solito il quinto giorno dopo la dimissione. I punti sono tutti rimossi in decima giornata.

Durante la prima settimana il volto presenta un certo gonfiore che altera i tratti del viso: sarà normale e regredirà completamente.

In alcune aree come gli zigomi spesso il gonfiore si riassorbe in un periodo di tempo più lungo.

In alcune aree del volto si potrà avvertire anche un certo indurimento dei tessuti, che si risolverà nel giro di alcuni mesi.

Qualche eventuale livido (ecchimosi) è in genere localizzato nelle aree circostanti gli occhi. Dura un paio di settimane e può essere mascherato col trucco.

Inizialmente potrete osservare una ipercorrezione ovvero un eccessivo sollevamento e tensione dei tessuti.

Questo è necessario per ottenere un buon risultato in quanto nelle settimane successive vi è un “allentamento” dei tessuti.

Una certa diminuzione della sensibilità cutanea è spesso presente e riprenderà gradualmente, sebbene una lieve ipoestesia possa persistere per alcuni mesi.

Per tale motivo si raccomanda di evitare l’ applicazione diretta di fonti di calore sul viso operato per evitare ustioni termiche.

Durante i primi 5 mesi si potranno avvertire prurito e parestesie tipo gocce d’acqua che scivolano sulla pelle, piccole scosse elettriche, ecc.).

Eventuali ondulazioni del cuoio capelluto in prossimità della cicatrice regrediscono spontaneamente nel corso dei mesi.

Evitare l’ esposizione diretta al Sole, fonti di calore (sauna, bagno turco) o a lampade abbronzanti per almeno 3 mesi dopo l’ intervento. Ciò potrebbe portare a cicatrici ipertrofiche o pigmentate.

I capelli posso essere lavati anche prima della rimozione dei punti di sutura, utilizzando detergenti disinfettanti.

Parimenti il volto può essere lavato delicatamente con una spugna, evitando di traumatizzare le linee di sutura chirurgiche.

Per tre settimane è consigliabile evitare di indossare indumenti a collo stretto.

Il fumo non può essere ripreso per almeno tre settimane.

Evitare di abbassare il capo ad un livello più declive del cuore durante la prima settimana: per raccogliere qualcosa da terra si raccomanda pertanto di piegarsi con le ginocchia e mantenere il collo eretto, così come per allacciarsi le scarpe.

Evitare sforzi fisici e manovre di spinta intensa durante l’ evacuazione, che potrebbero causare rialzi pressori e quindi sanguinamenti.

Due settimane dopo l’ operazione si può ricominciare con l’ attività fisica quotidiana (passeggiate, guida, attività sessuale), col lavoro e con il trucco.

Come in ogni intervento chirurgico si possono verificare:

  • Un modesto sanguinamento. Se di entità importante può richiedere un reintervento chirurgico.
  • Infezione della ferita. Si manifesta con dolore, gonfiore, calore e arrossamento della pelle, accompagnati o meno da febbre. Si tiene sotto controllo con i normali antibiotici e medicazioni locali. Raramente richiede un reintervento chirurgico. Può determinare irregolarità nella cicatrizzazione.
  • Deiscenza (riapertura) della ferita. Guarisce di solito spontaneamente con le medicazioni ambulatoriali; più raramente può richiedere una nuova sutura. E’ più frequente nei pazienti diabetici e fumatori.
  • La comparsa di un ematoma nelle prime ore dopo l’ intervento è rara e viene trattata con drenaggio immediato. Si può tuttavia verificare fino a due settimane dopo l’ intervento. Si manifesta con dolore e gonfiore, nonché comparsa di lividi sulla cute soprastante. Se di modesta entità si riassorbe spontaneamente, ma col rischio seppur basso di determinare qualche imperfezione a livello cutaneo. Se più grande può richiedere l’ aspirazione con siringa o l’ evacuazione mediante riapertura della ferita.
  • Edema (gonfiore) è inevitabile, ma si attenua nel corso delle prime due settimane, per scomparire in modo definitivo dopo un paio di mesi.
  • Alopecia localizzata (perdita dei capelli nella zona) può verificarsi nell’area circostante l’ incisione, di solito è transitoria.
  • Asimmetrie di posizione delle sopracciglia. Vanno valutate a distanza di qualche settimana. Sono di rado evidenti e va considerato che assai raramente esistono in natura due latri perfettamente simmetrici del nostro corpo.
  • Lividi (ecchimosi) di varie intensità, si riassorbono in due settimane.
  • Ondulazioni della cute possono presentarsi con una certa frequenza, ma di lieve entità.
  • Lesioni nervose. La perdita transitoria della sensibilità della cute della fronte centrale è normale. In meno del 5 % dei pazienti si può verificare invece una perdita permanente della stessa, per recisione dei nervi sovraorbitario e sovratrocleare. Più raro è invece il danneggiamento di rami motori del nervo facciale che può causare paresi di alcuni muscoli mimici, con conseguenti difficoltà a sollevare il sopracciglio o corrugare la fronte.
  • L’anestesia locale può a volte indebolire transitoriamente i muscoli dell’ occhio con conseguente difficoltà nella chiusura delle palpebre o visione sdoppiata. Tale fenomeno scompare in 24 ore.

La durata del risultato è individuale e in relazione a numerosi fattori costituzionali.

Deve essere considerato però che, a distanza di anni dall’ intervento, anche se inevitabilmente col tempo la pelle tornerà in parte a rilassarsi, l’ aspetto del volto sarà comunque migliore di quanto sarebbe se l’ intervento non fosse stato eseguito.

Le cicatrici sono situate in zone poco visibili, normalmente impercettibili nell’arco di poche settimane.

Alcuni pazienti con la tendenza alla cicatrizzazione irregolare, possono sviluppare cicatrici arrossate, rilevate o allargate nonostante la massima cura prestata nelle suture.

Esse possono essere corrette con trattamento medico o con intervento dopo 6-12 mesi dall’ intervento.

In caso di complicazioni post-operatorie le cicatrici potranno essere di peggiore qualità.

Foto di alcuni interventi eseguiti

Le immagini e i video sono stati pubblicati a scopo scientifico-divulgativo previo consenso da parte dei pazienti del Dr. Grassetti.

I risultati individuali possono variare, ogni paziente è unico, nessuna tecnica è mai identica per tutti i casi. Le foto e i video del prima e del dopo, non garantiscono che i vostri risultati saranno gli stessi, o simili.

Ciascuno infatti avrà un risultato unico nel suo genere. 

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